PROGETTO

Le ragioni dell'opera

Il collegamento oggetto del dibattito pubblico, si inserisce in un’area notevolmente urbanizzata, caratterizzata da una notevole vivacità economica ascrivibile a diversi fattori: è un importante polo agro alimentare, è attrazione turistica di importanza internazionale per la presenza del parco archeologico di Paestum definito patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, è inserito in un contesto paesaggistico e naturalistico quale quello del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è meta del turismo balneare per la sua zona costiera.

L’ambito territoriale che gravita sul sistema viario presente è quello della Piana del Sele tra Salerno e Agropoli che comprende 13 comuni, compreso il capoluogo Salerno, per una popolazione complessiva (dati ISTAT 2011) di oltre 350.000 abitanti.
Nonostante la fitta rete stradale presente, sia di livello statale sia locale, solo due sono le principali arterie che servono il territorio: l’autostrada A2 del Mediterraneo e la SS 18 che attraversa Battipaglia e raggiunge la costa. La SS 18 è caratterizzata dalla presenza ai suoi lati di numerose abitazioni e attività produttive con conseguenti numerose immissioni che ne inficiano l’efficienza e la fluidità del traffico, nonostante le caratteristiche della strada che presenta lunghi rettilinei, un territorio pianeggiante e corsie ampie. Infatti, nel primo tratto dove la concentrazione di accessi laterali e attività produttive è notevole è imposto il limite di velocità di 50 km/h, solo da Capaccio Scalo in poi le interferenze con la strada diminuiscono consentendo un’elevazione del limite a 70 Km/h.
Dallo svincolo di Eboli della A2 in direzione di Agropoli il territorio è servito dalla strada provinciale SP 30 che per chi proviene da nord per raggiungere le località della piana del Sele tra Battipaglia e Agropoli, nonché il Cilento si può considerare un percorso alternativo della SS 18 per l’attraversamento di Battipaglia – che nei mesi estivi è particolarmente congestionato – pur confluendo all’altezza della località Santa Cecilia sulla stessa statale.
Il progetto oggetto di Dibattito si prefigge l’obiettivo di decongestionare e velocizzare i collegamenti dell’area, favorendo l’accessibilità alla zona costiera, all’area archeologica di Paestum e migliorando la viabilità locale interessata.
La necessità della risoluzione delle problematiche esposte, sono state evidenziate già nel 2015 dai comuni principalmente interessati dall’opera: Agropoli, Capaccio, Albanella, Altavilla Silentina, Serre- Persano ed Eboli attraverso un “Consorzio di Scopo” tra i Comuni sopracitati che tramite la Regione Campania ha trasmesso ad Anas un proprio “Studio di fattibilità del collegamento veloce tra lo svincolo di Eboli dell’A3 e lo svincolo di Agropoli Sud della SS 18 VAR mediante una strada extraurbana principale di categoria B”, che prevedeva una nuova strada a 4 corsie di 24,8 km con 7 svincoli. Tale studio è stato la base di partenza per le scelte progettuali effettuate da Anas.

Le alternative

Per rispondere alle esigenze delineate sono state individuate e valutate tre soluzioni alternative che prevedono la realizzazione di una nuova strada che colleghi l’autostrada A2 con Agropoli. La lunghezza complessiva è di circa 35 km di cui quasi 25 Km prevedono una doppia carreggiata ciascuna con due corsie per senso di marcia, gli ultimi 10 Km invece prevedono un’unica carreggiata con una corsia per senso di marcia. Il percorso dell’asse stradale è condizionato dalla qualità e dai vincoli fisici presenti nell’area che è caratterizzata dalla presenza di due fiumi, il Sele e il Calore, da aree di notevole pregio naturalistico paesaggistico, ambientale e archeologico. Le scelte per la definizione del tracciato hanno tenuto in considerazione tutte le esigenze: la necessità di una nuova strada con un elevato il livello di servizio, il decongestionamento delle strade esistenti, il miglioramento della sicurezza stradale, il contenimento di consumo di suolo, la necessità di conciliare l’andamento e le dimensioni della strada con le norme ministeriali che regolano la geometria della strada come l’ampiezza delle curve, la pendenza, l’ampiezza della visibilità per garantire l’arresto dei veicoli in emergenza, con le caratteristiche ambientali e geomorfologiche del territorio. Seguendo le indicazioni delle norme ministeriali, la strada verrà classificata come extraurbana principale (categoria Tipo B) e prevederà un intervallo di velocità di progetto fra 70 e 120 km/h, come detto avrà due carreggiate con due corsie per senso di marcia con una larghezza complessiva di 22 metri. L’ultimo tratto che prevede l’adeguamento della strada esistente è invece a singola carreggiata classificata come strada extraurbana secondaria (categoria Tipo C) con una larghezza di 10,50 metri.

0 Km
LUNGHEZZA COMPLESSIVA
0
COMUNI COINVOLTI
280000 +
BACINO POPOLAZIONE

ALTERNATIVA 1

Il progetto stradale si compone di un’asse principale, che si sviluppa da Nord verso Sud, attraverso un tracciato lungo circa 35 Km, prevalentemente in rilevato con altezze comprese tra 4 e 7 metri.

Il tracciato prevede due carreggiate e due corsie per senso di marcia per i primi 25 Km circa, e una carreggiata con una corsia per senso di marcia fino alla fine dell’intervento.

L’infrastruttura stradale prevista dall’Alternativa 1 si collega all’Autostrada A2 attraverso la realizzazione del nuovo svincolo sull’autostrada A 2 ubicato all’interno del territorio comunale di Eboli.

Lungo il tracciato è prevista la ricucitura della viabilità esistente che il nuovo asse interrompe; infatti, per le strade a 4 corsie gli attraversamenti diretti della strada non sono consentiti, in alcuni casi le interferenze della viabilità di progetto con quella esistente vengono risolte con la realizzazione di ponti lungo l’asse di progetto, che garantiscono lo scavalco della viabilità locale.

L’infrastruttura stradale prevista dall’Alternativa 1 si collega all’Autostrada A2 attraverso la realizzazione del nuovo svincolo sull’A 2 ubicato all’interno del territorio comunale di Eboli.

Lungo il tracciato è prevista la ricucitura della viabilità esistente; in alcuni casi le interferenze della viabilità di progetto con quella esistente vengono risolte attraverso la realizzazione di ponti lungo l’asse di progetto, che garantiscono lo scavalco della viabilità locale.

0 Km
LUNGHEZZA TOTALE
0 anni
TEMPI REALIZZAZIONE
0 Km
NUOVA REALIZZAZIONE
0 Km
di cui VIADOTTI/PONTI
0 Km
ADEGUAMENTO SS18

ALTERNATIVA 2

Questa alternativa si compone di un’asse principale, che pure si sviluppa da Nord verso Sud, di lunghezza pari a 35 Km circa, prevalentemente in rilevato con altezze comprese tra 4 ed 8 metri.

Nell’ambito di questa alternativa progettuale, il tracciato stradale coincide con quello dell’Alternativa 1 precedentemente descritta, a meno del tratto compreso tra lo svincolo di Altavilla Silentina e quasi fino allo svincolo di Capaccio Scalo.

In tale tratto, inoltre, questa alternativa si differenzia dalle altre due, per la presenza di una Galleria naturale dello sviluppo di circa 750 m, nel quale si è previsto di separare le due carreggiate con una distanza tra i due fornici di circa 27 m.

La parte di tracciato che si differenzia dall’Alternativa 1 si sviluppa prevalentemente ad est del Fiume Sele fino allo Svincolo di capaccio Scalo.

Lungo il tracciato è prevista la ricucitura della viabilità esistente che il nuovo asse interrompe; non essendo consentiti per le strade a 4 corsie gli attraversamenti a raso, in alcuni casi le interferenze della viabilità di progetto con quella esistente vengono risolte attraverso la realizzazione di ponti lungo l’asse di progetto, che garantiscono lo scavalco della viabilità locale.

Come per tutte le alternative sono previsti 6 svincoli che consentono il collegamento dell’asse stradale di progetto con le viabilità esistenti, una galleria di 750 metri e 9 viadotti di cui il più lungo di 5.224 metri.

0 Km
LUNGHEZZA TOTALE
0 anni
TEMPI REALIZZAZIONE
0 Km
NUOVA REALIZZAZIONE
0 Km
di cui VIADOTTI/PONTI
0 Km
ADEGUAMENTO SS18

ALTERNATIVA 3

Il progetto stradale dell’alternativa 3 deriva dallo studio di fattibilità redatto dal Consorzio di scopo e consegnato ad Anas che, come detto nella premessa del dossier, è stato la base dello sviluppo della progettazione.

Tale tracciato seppur sottoposto a ottimizzazioni e adeguamenti normativi risulta essere l’alternativa più costosa e con tempi realizzativi più lunghi.

Il tracciato in esame ha le medesime caratteristiche dei precedenti con il tratto a doppia carreggiata leggermente più lungo dei precedenti.

Lungo il tracciato è prevista la ricucitura della viabilità esistente che il nuovo asse interrompe; non essendo consentiti per le strade a 4 corsie gli attraversamenti a raso in alcuni casi le interferenze della viabilità di progetto con quella esistente vengono risolte attraverso la realizzazione di sottopassi lungo l’asse di progetto, che garantiscono l’attraversamento della viabilità locale.

Come per tutte le alternative sono previsti 6 svincoli che consentono il collegamento dell’asse stradale di progetto con le viabilità esistenti, 3 ponti e 3 viadotti di cui il più lungo di 8.016 metri.

0 Km
LUNGHEZZA TOTALE
0 anni
TEMPI REALIZZAZIONE
0 Km
NUOVA REALIZZAZIONE
0 Km
di cui VIADOTTI/PONTI
0 Km
ADEGUAMENTO SS18

ALTRE ALTERNATIVE

A seguito di un primo confronto con il territorio è stata avviata una prima fase di verifica di fattibilità di ulteriori tracciati che possano contemperare le esigenze locali con gli aspetti tecnici. Le ipotesi formulate sono denominate: 1 A e 2 A intese come varianti delle alternative 1 e 2 di progetto, nel tratto da Eboli sino a Capaccio Scalo; di seguito il documento con i dettagli.

Proposte alternative in corso di dibattito

Possibili tracciati derivanti dall’ascolto delle esigenze del territorio da verificarne la fattibilità

Iter Progettuale

L’iter approvativo del progetto prevede diversi passaggi autorizzativi, nel corso dei quali dovrà confrontarsi con la pianificazione e programmazione ai vari livelli: regionale, provinciale, intercomunale e comunale.
Come già anticipato, viste le dimensioni dell’opera, il suo costo e la sua importanza, è stato attivato il Dibattito Pubblico. Alla fine del Dibattito, ne verranno esaminati i risultati anche allo scopo di migliorare e concludere il Progetto di Fattibilità Tecnica Economica (PFTE).

Il PFTE verrà sottoposto al vaglio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per ottenere l’obbligatorio parere previsto dal codice dei contratti pubblici.

Il progetto come definito a seguito del dibattito pubblico verrà sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) presso il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE) e del Ministero della Cultura (MiC) secondo le regole stabilite dal codice dell’ambiente dove lo studio di impatto ambientale sarà accompagnato dal dossier conclusivo del dibattito pubblico che darà evidenza dei risultati cui esso ha condotto.

Concluso l’iter si procederà ad avviare la Conferenza di Servizi Decisoria anch’essa prevista dal codice dei contratti e svolta ai sensi della Legge 241/90 che ha stabilito le norme in materia di procedimento amministrativo, nel corso della stessa gli enti territoriali e i gestori di interferenze (linee elettriche, telefoniche, idriche ecc.) sono obbligati a pronunciarsi sulla localizzazione e sul tracciato dell’opera, e ad esprimere le condizioni per ottenere, le necessarie autorizzazioni o altri atti di assenso, per la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera e la sua approvazione.

Ottenuti i pareri necessari si concluderà con l’intesa Stato-Regione. Per procedere all’approvazione del progetto e all’avvio della procedura di appalto lavori. 

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